IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Considerato  che   il  consiglio  comunale  di   Santo  Stefano  in
Aspromonte   (Reggio   Calabria),   rinnovato   nelle   consultazioni
elettorali  del  23 aprile  1995,  presenta  collegamenti diretti  ed
indiretti  tra  parte  dei  componenti   del  civico  consesso  e  la
criminalita'    organizzata,   rilevati    dai   competenti    organi
investigativi;
  Constatato che  tali collegamenti  con la  criminalita' organizzata
espongono  gli  amministratori  stessi a  pressanti  condizionamenti,
compromettendo la  libera determinazione  dell'organo elettivo  ed il
buon  andamento dell'amministrazione  comunale  di  Santo Stefano  in
Aspromonte;
  Rilevato,   altresi',    che   la   permeabilita'    dell'ente   ai
condizionamenti esterni  della criminalita' organizzata  arreca grave
pregiudizio  allo  stato  della  sicurezza pubblica  e  determina  lo
svilimento  delle  istituzioni  e  la   perdita  di  prestigio  e  di
credibilita' degli organi istituzionali;
  Ritenuto che, al fine di  rimuovere la causa del grave inquinamento
e deterioramento  dell'amministrazione comunale, si  rende necessario
far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Santo
Stefano in Aspromonte,  per il ripristino dei  principi democratici e
di liberta' collettiva;
  Visto  l'art.  1   del  decreto-legge  31  maggio   1991,  n.  164,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio 1991, n. 221;
  Vista la  proposta del Ministro  dell'interno, la cui  relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista la  deliberazione del Consiglio dei  Ministri, adottata nella
riunione del 27 marzo 1998;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il  consiglio  comunale  di  Santo Stefano  in  Aspromonte  (Reggio
Calabria), e' sciolto per la durata di diciotto mesi.